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mercoledì 2 aprile 2014

I MIEI LIBRI- QUELL'ULTIMA CALDA ESTATE


                       
                                                                        Copertina








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Quei destini rubati

di oliva.novello 29 agosto 2016


Con questo libro Sergio Ghio ci regala pagine di indicibile bellezza, con la ricchezza lessicale che gli è propria e che sa trasformare la prosa in poesia, mutuando talora da  quell’universo il suo linguaggio, con uno stile corposo, elaborato e personale. La narrazione inizia con l’incontro fra il nostro autore e un vecchio montanaro della Val Cicana, il quale gli racconta le vicende della famiglia Grixia, i cui membri erano presenti in quei luoghi da centinaia d’ anni, pastori senza gregge ma pastori, civiltà contadina che verrà spazzata via dai ciclopi del rinnovamento in lampi di tuoni e di guerra. I primi capitoli del romanzo sono dedicati a Rachele ed Aimone, figli adolescenti di due fratelli Grixia, Ignazio ed Asterio, colti nello sbocciare del corpo e dei sentimenti nell’Eden dell’aspra valle ligure, che saranno costretti a separarsi quando una grande tragedia colpirà Rachele. Al centro dei cambiamenti in atto negli anni Cinquanta, si trova Asterio Grixia, padre di Aimone, in un tourbillon di personaggi, di vicende, di intrighi in cui ci si sente  travolti; sono pagine  popolate dai personaggi più disparati e inverosimili: ubriaconi, delinquenti, prostitute, fattucchiere, il tutto arricchito di tanti dettagli, di tanti particolari (la réclame, la radio, l’Eiar,  i prodotti taumaturgici, le sigarette Eva, la rivista  “Grandi firme”, Veronica  Lake, gli  sciogli lingua tedeschi del metodo di Otto Popper, ecc.) che si ha l’impressione di un fondamento di verità nella storia narrata. Asterio, travolto dalle conseguenze del cambio epocale, incapace di adeguarsi alle novità e vittima di antichi e nuovi soprusi, in un delirio di disperazione distrugge con il fuoco il vecchio mulino  di  sua  proprietà e vi  trova la morte. Magistralmente tratteggiate, oltre a quella di Asterio, le figure di Aimone, figlio che ha deluso il padre sotto ogni punto di vista, e della cugina Rachele, nonché quella di Isadora, moglie e madre, che reca nel corpo e nella mente le ferite della famiglia d’origine. Ma si può dire altrettanto dei personaggi minori che ruotano attorno ai Grixia, come le bella Abigaile o Stellina, e le varie sanguisughe senza scrupoli che sacrificheranno Asterio per salvare loro stessi dal baratro della povertà. Sarà il figlio Aimone a cercare quella giustizia che il padre invocava con mani vuote che ingombravano la stanza,  nell’ultimo suo tentativo di salvarsi dal disastro.
Romanzo, avvincente, scritto con più registri, storia da tradursi in versione cinematografica, che per tema e collocazione temporale, potrebbe inserirsi nella scia dei film del neorealismo , anche se Sergio Ghio, non facendo parte di quella generazione, dà un tocco personalissimo al racconto. Già il dipinto scelto per la copertina, paesaggio espressionista, ben rappresenta e racchiude l’intera vicenda umana, qui narrata. Storia originale con accenti struggenti, romanzo da gustare in tutta la sua bellezza!




oliva.novello



Oliva Novello nasce a Mirano (Venezia), dove tuttora vive, nel 1949. 
Ha svolto  il suo  lavoro  nell’amministrazione  scolastica. Amante dell’arte e della musica ha seguito per diverso tempo corsi di entrambe le discipline; da parecchi anni è corista nel gruppo musicale “Guido Cingano Ensemble”-Classic Sound, Associazione  Culturale  e di volontariato  di cui è anche presidente. Ha fatto il suo esordio sulla scena della scrittura poetica nel 2010 con la collezione “Esitan…do”- versi in libertà; 
è del 2011 la seconda collezione “Foglie”- Raccolta di versi.   



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